"Non è più come una volta", "ci amiamo come se fosse il primo giorno", "da innamorati tutto va bene, ma poi.." sono alcune delle frasi che più comunemente si usano parlando della vita di coppia... a volte con significato positivo, altre volte (più facilmente?) con una valenza negativa.
Ad ogni modo, pare certo e condiviso che ogni coppia, nella propria storia, attraversa periodi diversi (generalmente chiamati "alti e bassi") che possono esser categorizzati in vere e proprie fasi della vita di coppia.
Andiamo ad esplorarli così come furono proposte da Cambel:
Luna di miele
La "Luna di miele" è la prima fase della vita di una coppia: crediamo che chiunque potrebbe ricordarsi di che cosa caratterizza l'inizio di un nuovo legame: il livello di attrazione fisica è molto elevato, spesso la vicinanza sessuale è più intensa rispetto a quello che sarà nei periodi successivi, si vive in un'atmosfera densa di sogni, aspettative, progetti, si fantastica molto per il futuro.
Può capitare che mentre si fantastica l'altro proponga qualcosa di lontano dalla nostra solita visione della vita o del mondo, oppure che vi siano abitudini, hobby o comportamenti differenti da quelli a cui siamo abituati. In questa fase però, le differenze non sono mai vissute come un problema, anzi, diventano un'ulteriore spinta a conoscere l'altro sempre meglio, tutto appare prossimo alla perfezione e si desidera condividere tutto.
Conflitti di potere
Si tratta di una fase che può seguire di molto, nel tempo, la fase precedente. A nostro avviso può esserci una fase intermedia tra il conflitto di potere e la luna di miele, intendiamo una fase meno caratterizzata dalla nebbia dell'innamoramento e più connotata dalla condivisione e dall'accettazione delle differenze.
La fase del conflitto di potere si presenta quando le differenze iniziano a non essere più tollerate e diventano una fonte di conflitto. Occorre una capacità di negoziazione per superare questa fase, e non è detto che ciò accada: qualche coppia non la supera e si separa, altre invece la superano in autonomia o grazie all'aiuto di un intervento psicologico, altre invece rimangono ferme a questa fase, come se rimanessero "impantanate" in una stabilità reciprocamente insoddisfacente e paralizzante.
A nostro avviso queste ultime sono quelle in cui la sofferenza è maggiore, il legame diventa "disperante" (Cigoli, 1998), non consente nè un miglioramento della relazione nè una possibile rinascita dopo la separazione (ed è soprattutto in questo caso che l'aiuto di una terapia di coppia diventa ancora più importante).
Stabilità individuale
Questa fase, che può anche precedere quella dei "conflitti di potere", è caratterizzata dal fatto che la persona torna a rivolgere l'attenzione più su di sè che sulla coppia: si investe maggiormente su se stessi, è forte il senso di sviluppo personale. Quando la differenza tra i due partner è troppo ampia o quando solo uno dei due intraprende un percorso di crescita, è facile che la coppia possa lasciarsi (clicca qui per approfondire). Diversamente, questo periodo può rivelarsi un percorso di maturità non solo individuale ma di coppia, esitando in un nuovo equilibrio.
Prova di fedeltà
Quando la persona oscilla fortemente tra il desiderio di autonomia e quello di intimità, nascono interrogativi su quanto ci si senta di rimanere legati all'altro o si preferisca ricercare novità altrove. Si tratta di una fase a cui sono molto più esposte le persone che tendono a vivere il rapporto di coppia come un legame di dipendenza nel quale, a prescindere da come stiano col partner, finiscono per sentirsi soffocati. Diventa questo il periodo in cui sono più probabili i "tradimenti".
Dedicheremo in futuro un articolo sui tradimenti, ma ci sentiamo in dovere di precisare fin da subito che sarebbe riduttivo pensare ai tradimenti semplicemente come una ricerca di nuovi stimoli: ogni tradimento assume un valore ed un significato diverso all'interno della relazione in cui si vive.
Stabilità reciproca
Si tratta di una fase in cui si è raggiunto l'equilibrio tra autonomia personale e investimento nella coppia, si convidono e perseguono progetti ed obiettivi comuni. A nostro modo di vedere, queste tappe non devono essere considerate un percorso obbligatorio e uguale per tutti:
a volte ci possono essere passi indietro, a volte si torna avanti, perchè di fatto non c'è mai un equilibrio talmente stabile che, una volta raggiunto, segna la fine della crescita individuale e di coppia...
Gli eventi critici della vita, sia quelli positivi (nascite, matrimoni, promozioni lavorative) che quelli negativi (malattie, lutti, crisi economiche) portano sempre le persone a dover trovare un nuovo equilibrio per far fronte ai cambiamenti e anche la coppia non è esente da questo processo..
E voi, in che fase vi sentite? Avete in mente quale fase è stata più difficoltosa da superare o in quale le vostre storie precedenti si sono arenate?
Riferimenti bibliografici
Cambel, S. (1980). The Couple's Journey: Intimacy as a Path to Wholenessi. Ca, Impact Pubblication.
Cigoli, V. (1998). Psicologia della separazione e del divorzio. Bologna. Il Mulino.
Edelstein, C. (1998). Il counseling sistemico-pluralista. Trento. Erickson.