Il disegno dei bambini a tre anni. Ingresso alla scuola materna

Il disegno nei bambini di 3 anni: caratteristiche, conquiste e sviluppi

Affrontiamo in questo articolo di Psicologo Melzo e Psicologo Novate il tema del disegno all’età dei tre anni, al momento cioè dell’ingresso alla scuola materna.

Uno sguardo complessivo

I mesi di vita che si succedono a cavallo del compimento del terzo anno di età sono caratterizzati da uno sviluppo molto veloce di alcune competenze e funzioni: oltre alla crescita fisica, inizia a strutturarsi la lateralizzazione (che potremmo banalizzare nel concetto di definirsi come destrimani o mancini, ma in realtà è una funzione molto importante a cui occorrerà dedicare uno spazio apposito) e si definisce maggiormente l’integrazione tra gli apparati visivi e motori (un processo molto lungo che si completa con i primi anni dell’adolescenza).

Effetti sul disegno

Un primo segno tangibile di questo sviluppo si nota nella capacità di impugnare i pennarelli in modo oramai del tutto simile a quello degli adulti: ne deriva una migliore capacità grafica e di controllo dello strumento.
I bambini riescono a questa età a produrre figure circolari e a riprodurre caratteristiche di persone e ambienti. Per esempio, i bambini potrebbero riprodurre il colore degli occhi della madre, il che implica la conquista di un altro livello di sviluppo, ovvero la capacità di dare un nome ai propri disegni (ecco perché questa fase viene definita dello “scarabocchio comunicativo-sociale”). È possibile che tale conquista disegno sia raggiunta anche attorno ai due anni e mezzo di età, ad ogni modo è una tappa importante perché il disegno assume una funzione rappresentativa della realtà.

Quali sono i prodotti tipici di questa età?

  • Oltre all’imitazione di schemi semplici (una linea orizzontale, una verticale...), i bambini riescono a riprodurre anche segni più complessi, come due linee intersecate a croce (come un segno “+”);
  • vengono prodotte combinazioni di linee orizzontali e verticali;
  • diventano capaci di disegnare figure circolari (importante prerequisito per il disegno del volto e della figura umana, che a sua volta implica una tappa di sviluppo importante non solo per il disegno, ma in quanto indice di una maggior acquisizione del proprio schema corporeo);
  • capacità di creare nessi tra l’ambiente e la rappresentazione grafica (l’esempio del colore degli occhi della madre, come si accennava prima)
    Verso la fine del terzo anno i bambini iniziano a disegnare forme che rappresentano abbozzi di case e sole, a cui si affiancano facilmente forme quali croci, quadrati, figure a sbarre...

Vedremo in un prossimo articolo come proseguirà lo sviluppo nei bambini fino all'ingresso nella scuola elementare, poichè al momento della conclusione della scuola materna le capacità grafiche dei bambini sono estremamente diverse rispetto al momento dell'inserimento all'asilo.

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