Perchè è importante dire ad un bambino quando si sta comportando bene?

Molto spesso come genitori, inseganti ed educatori, si interviene per correggere comportamenti sbagliati da parte di bambini o ragazzi.

Molto molto più raramente invece si interviene per sottolineare un comportamento positivo.

Un effetto collaterale di questa tendenza è che i bambini ed i ragazzi maturino l’idea che è possibile essere notati e visti solo in corrispondenza di azioni negative.
Diversi ragazzi riportano che se ricevono una votazione negativa a scuola vengono rimproverati a casa, ma ad un voto positivo non corrispondono apprezzamenti, ma più spesso solo frasi come “è il tuo dovere”.

Esempio:

Se siamo ad una cena tra amici ed i bambini giocano in autonomia, i genitori si rivolgono loro solo in occasione di rimproveri o richiami, altrimenti le interazioni potrebbero essere quasi assenti (non che questo non possa andar bene agli adulti, ma dipende se anche il bambino accetta di non essere interpellato o oggetto di attenzioni di tanto in tanto).

I bambini hanno bisogno di sentire l’approvazione dei propri adulti di riferimento, soprattutto quando compiono sforzi per compiere un certo comportamento o una certa azione.

Sentire che un proprio comportamento ci fa sentire più desiderati e apprezzati, rende più veloce l’apprendimento di questo comportamento e la probabilità che questo si ripresenti (vale tanto per i bambini, quanto per noi adulti).

Come sempre, è importante come si valorizzano i comportamenti.

Se per esempio siamo colpiti da come il bambino ci abbia graziato da capricci in occasione di spesa al supermercato o durante una cena al ristorante o mentre siamo impegnati in una telefonata importante, è molto meglio un “grazie per esser stato così bravo/rispettoso/tranquillo…” o un “sei stato proprio bravo!” anziché dire “ma non potresti sempre fare così anziché fare sempre capricci?”

Altra modalità utile è quella di promettere una ricompensa alla fine di un’attività che si chiede di fare. Non parlo limitatamente di ricompense materiali per promettere giochi o regali, ma di attività piacevoli per il bambino (“dopo aver messo a nanna i tuoi giochi potrai guardare la tele se ti andrà”), stando sempre attenti a non fare domande aperte, ma proponendo sempre noi delle alternative tra cui scegliere (per chi è interessato ad approfondire, può cliccare qui)

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