capire i bambini

Gli psicologi e psicoterapeuti di Psicologo Melzo e Psicologo Novate si occupano di problemi dell'età evolutiva, difficoltà psicologiche nei bambini, problemi comportamentali dei bambini e difficoltà nella relazione dei genitori coi loro figli.

Per problemi intendiamo sia alcune abitudini comportamentali che rendono difficoltosa la quotidianità (capricci, non dormire, disobbedienza...) sia situazioni cliniche più importanti (disturbi del sonno, dell'alimentazione, difficoltà scolastiche legate al comportamento o a difficoltà dell'apprendimento, comportamenti problematici a casa o a scuola o in altri contesti, difficoltà nel linguaggio, ecc. ecc.).

Ma che cosa vuol dire per gli psicologi psicoterapeuti di Psicologo Melzo e Novate occuparsi di problemi psicologici dei bambini o delle difficoltà comportamentali dei bambini che creano problemi nel rapporto con i genitori?

Bambini e psicologia

Le caratteristiche psicologiche dei bambini

Dal nostro punto di vista, non ci si può avvicinare da un punto di vista psicologico e clinico ai bambini senza tenere in mente che le caratteristiche principali dell'infanzia sono tre:

  1. i bambini sono persone "in divenire", il cambiamento è una dimensione che prevale su quella della stabilità, e si parla di cambiamento evolutivo: non è possibile quindi "fotografare" un problema di un bambino considerandolo un dato fisso, certo e statico (come ad esempio è il punteggio di un test), perché il bambino è tutt'altro che statico, la sua caratteristica prevalente è di essere in continua evoluzione.
  2. I bambini non sono autosufficienti, hanno bisogno degli adulti per soddisfare i propri bisogni primari.
  3. Fin dalla nascita, i bambini sono competenti relazionalmente: i bambini nascono con una predisposizione innata a costruire e gestire le relazioni. Si pensi, per esempio, al pianto dei neonati, comportamento che attiva la madre del piccolo, oppure ai diversi studi di Schaffer sulla costruzione del legame tra neonati e madri, dai quali è emerso che le pause dei neonati durante l'allattamento servono ad attivare la madre, che interviene per incoraggiare il bambino a mangiare, per coccolarlo, per stimolarlo.

Le caratteristiche psicologiche degli esseri umani

A questi tre punti occorre aggiungerne altri due, che riguardano la natura umana nel suo insieme e coinvolge anche noi adulti:

  1. la mente non è un qualcosa di individuale, ma di relazionale: noi costruiamo i nostri processi mentali, i nostri sistemi di credenze, di valori e la nostra identità nell'interazione con gli altri
  2. come ssere umani siamo predeterminati a compiere operazioni mentali che attribuiscono sempre e comunque dei significati agli stimoli che percepamo.
    Un esempio banale: pensate a quando si danno i nomi agli scogli in base a qualcosa a cui assomigliano, o quando si vedono nelle nuvole delle forme conosciute... abbiamo, come persone, l'innata tendenza a mettere insieme delle informazioni per dar loro un significato, dal quale dipendono le nostre emozioni e i nostri comportamenti.
    Oppure, un altro esempio per aituare a comprendere quanto sia fondamentale la ricerca del significato nelle persone nella vita quotidiana: avete presente le luci natalizie o alcune insegne in cui l'effetto è ottenuto da l'accendersi e spegnersi intermittente di alcune lampadine fisse, ma noi percepiamo il movimento, diamo senso a quell'accendersi/spegnersi di lampadine attribuendo un movimento. Per altri esempi in altri contesti, rimandiamo ad un articolo su lutto e significato già pubblicato su Psicologo Melzo e Psicologo Novate

I problemi psicologici nei bambini

Riteniamo necessario aver delineato le caratteristiche psicologiche dei bambini e delle persone in generali perchè costituiscono le basi del nostro intervento psicologico con bambini aventi difficoltà comportamentali o altri disagi.

In un prossimo articolo rivolto al coinvolgimento dei bambini in terapia, approfondiremo le nostre prassi e i nostri presupposti che molto ci differenziano da altre tecniche di intervento che si fondano sull'idea di problemi come deficit o errori (del bambino o del genitore, a seconda dei casi).

Molto spesso infatti succede che se un bambino fa troppi capricci, è disobbediente, non dorme, non mangia nulla o quasi, oppure presenta dei problemi scolastici, si avviano spesso tutte le indagini del caso, che possono arrivare a far entrare il bambino nel circuito delle varie neuropsichiatrie infantili, o alle valutazioni testistiche o a psicoterapie individuali già in tenera età.

Succede poi che se un bambino sottoposto a dei test raggiunge punteggi "bassi", si aprono le porte di altri interventi specifici mirati sul bambino che viene certificato come "rotto" , "sbagliato", "problematico".

Molto più spesso poi, il dilagare di una vera e propria epidemia psichiatrica rende i bambini sempre più soggetti a psicofarmaci e ad una carriera da "paziente" che vorremmo evitare e arginare dall'inizio.

Approfondimenti:

Gandolfi, M. & Martinelli, F. (2008). Il bambino nella terapia. Approccio integrato alla diagnosi e al trattamento con la famiglia. Trento:Erickson

Gandolfi, M. & Marsibilio, C. (2013). L'invenzione dell'infanzia. Rai Sender Bozen.

Schaffer, H. R. (1984). L'interazione madre - bambino, oltre la teoria dell'attaccamento. Milano: Franco Angeli.

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