il piacere delle canzoni tristi

Vi è mai capitato di essere tristi e soffrire per amore e ascoltare senza sosta canzoni come Always di Bonjovi, Someone like you di Adele o “Il regalo più grande” di Tiziano Ferro?

Può sembrare una scelta paradossale o una mossa masochistica… Eppure ha una sua spiegazione da un punto di vista psicologico.

La spiegazione della psicologia aiuta a capire anche come mai queste canzoni triste e malinconiche sono comunque apprezzate, pur avendo le melodie un impatto totalmente soggettivo sulle persone.

Una musica triste, che tende a generare tristezza e quindi ad associarsi ad emozioni ed esperienze più negative, ha un effetto benefico perché permette di sperimentare stati emotivi dolorosi in modo più “protetto”, cioè in una forma più soft, potremmo dire.

Pur provando, per esempio, una forma di malinconia sentendo “Incancellabile” di Laura Pausini o “Yesterday” dei Beatles, siamo sicuri di non essere esposti ad alcuna reale minaccia o situazione dolorosa.

Sperimentare anche emozioni negative in contesti più sereni e protetti aiuta a gestirle meglio nel momento in cui si presentano in forma più importante nel momento in cui si debbano fronteggiare situazioni più difficili.

Detto questo, una bella cantata con canzoni allegre e solari ogni tanto non guastano eh!

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