obiettivi nell'intervento con dislessia discalculia e disortografia

Presso i nostri studi di Psicologia di Melzo e di Novate effettuiamo interventi di riabilitazione in casi di dislessia, discalculia e disortografia. Presentiamo qui gli obiettivi del lavoro

Quali obiettivi nell'intervento con la dislessia, discalculia e disortorgrafia?

Limiti e aree di miglioramento

La dislessia, la discalculia e in genere tutti i disturbi specifici dell'apprendimento non sono di per sè "guaribili" perchè dipendono da fattori neurobiolgici congeniti non modificabili ed ancora poco chiari.Tuttavia, nella maggior parte dei casi e in misura dipendente dalla gravità del deficit, essi si riducono con adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative.

In un bambino con DSA non dobbiamo aspettarci, anche intervenendo, l'improvvisa scomparsa della difficoltà, ma piuttosto un lento e progressivo percorso di miglioramento, che in molti casi non porta, come già detto, alla remissione totale del disturbo.

Trattare questi disturbi con adeguati interventi abilitativi e corrette procedure educative spesso porta ad una significativa riduzione delle difficoltà scolastiche.

Un efficace programma di intervento comprende due fondamentali obiettivi.

  1. Fornire strumenti e strategie per poter apprendere le materie scolastiche attraverso strade alternative a quella che risulta carente. In questo senso il trattamento non dovrebbe limitarsi a proporre tecniche specifiche che riducano il deficit, ma affiancare anche una serie di misure compensative per poter avanzare comunque nel percorso di apprendimento (come ad esempio l'uso della calcolatrice per i discalculici, che consente di eseguire operazioni aritmetiche per affrontare altri compiti come la risoluzione dei problemi, oppure l'utilizzo di un programma di videoscrittura al computer con correttore ortografico, quando il problema sia la disortografia). In questa stessa direzione vanno considerati anche gli interventi metacognitivi, utili al fine di guidare i soggetti ad affrontare e gestire in modo maggiormente consapevole e strategico le difficoltà incontrate a livello di apprendimento e studio.
  2. Il secondo obiettivo è la prevenzione del manifestarsi di forme di disagio emotivo-relazionale legate alle esperienze di fallimento ed insuccesso scolastico che si riflettono poi sul piano della motivazione ed impegno nello studio. Spesso infatti i bambini e ragazzi dislessici, o con altri disturbi specifici di apprendimento presentano frequentemente storie di insuccesso nella scuola dell'obbligo che spesso finiscono per compromettere non solo la carriera scolastica, ma portano nella maggioranza dei casi (Stone e La Greca , 1990; Vogel, 1990; Biancardi, 1991; Masi et al., 1998; Stringer et al., 1999;) anche a problematiche di tipo relazionale, maggiore ansia, ritiro in se stessi e sentimenti di bassa autostima (Searcy, 1988; Wong, 1996). hanno sperimentato storie di insuccesso nella scuola, tanto che a volte compromettono la carriera scolastica e soprattutto possono avere effetti negativi sull'immagine di sè e sull'autostima.

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