Come capire se i giochi e i comportamenti "sessuali" dei propri bambini sono "normali" ?
Tra il gioco del dottore, imitazioni e curiosità
In questi anni i bambini sono più consapevoli delle differenze tra maschi e femmine e diventano più attivi nelle proprie esplorazioni.
Se già nelle fasi precedenti vi era la tendenza ad esplorare il proprio corpo (guardandosi, toccandosi o provocando sfregamenti), in questa età vi è un interessamento più marcato verso il corpo degli altri: per questo motivo ci troviamo nel periodo in cui "giocare al dottore" o "alla mamma e al papà", "ai fidanzatini", nonché imitazioni di gesti d'affetto osservati negli adulti, diventano interessanti.
La curiosità si focalizza non solo sul piano del corpo, ma anche più cognitivamente, motivo per cui i bambini pongono domande circa la propria nascita, quella di altri fratelli/sorelle e sulle differenze tra maschi e femmine.
Matura al contempo la consapevolezza della presenza di norme che regolano il comportamento sessuale, per cui è facile che i bambini cerchino di conoscerne il limite mettendole alla prova.
Spesso i bambini possono anche utilizzare termini "volgari" senza però comprenderne il significato preciso.
Come i genitori possono intervenire?
Aiutare a conoscere
Anche per questa fase di età, come per la precedente, gli interventi educativi devono coprire due dimensioni: conoscenza e tutela.
Per la prima, è importante informare sulla costituzione anatomica del corpo e sulle differenze tra femmine e maschi, o su alcune funzioni legate alla nascita e alla crescita.
Come tutelare i figli?
- Per la tutela invece, è importante educare al rispetto delle regole e sui confini personali (parti di sè da non mostrare in pubblico e da non farsi toccare da nessuno, così come il non toccare le stesse parti agli altri.
- Importante insegnare a chiedere aiuto se uno sconosciuto si avvicina per chiedere di seguirlo
Come capire se un gioco è "normale"?
Rispetto ai giochi di esplorazione, vi sono dei criteri per capire se siamo in questa dimensione di normalità, o sia altro.
Possiamo considerare giochi di esplorazione della propria e altrui natura e corporeità, e quindi giochi normali, di crescita e scoperta, quelli che:
- avvengono tra bambini che si conoscono bene
- i bambini sono coetanei e hanno più o meno le stesse dimensioni fisiche
- i giochi sono spontanei, non pianificati e nessuno sembra a disagio o turbato
- sono giochi che non saturano altre attività ludico-ricreative
- sono attività facilmente dirottabili su altro se interviene un adulto
Se ci si trova a "scoprire" il proprio figlio che gioca al dottore con gli amichetti in casa propria, sarebbe utile mantenere la calma e non intervenire gridando o spaventando i bambini. Una buona indicazione è quella di invitare i bambini a vestirsi e proporre un'alternativa (una merenda, la televisione, un gioco condiviso o strutturato).. Se ve la sentite sarebbe utile aprire una conversazione, chiedendo (non in modo inquisitorio) a che cosa stessero giocando, a chi sia venuta l'idea, dove l'abbiano imparato e se si siano divertiti.
Si tratta di domande che si possono rivolgere o sul momento o in un secondo tempo, ma comunque non troppo dopo il gioco. Possibile anche riservarsi queste domande solo per il proprio figlio, l'importante è che non passi al bambino l'impressione di aver fatto qualcosa di sbagliato.