bambini, emozioni e linguaggio

Su Psicologo Melzo e Psicologo Novate abbiamo già affrontato il tema delle emozioni nei bambini (come capire la tristezza nei bambini e come aiutare i bambini a gestire le emozioni). In questo articolo parliamo in psicologia dell'importanza del linguaggio connesso con le emozioni dei bambini.

Una recente ricerca svolta da psicologi dell'Università Bicocca di Milano è stata pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Experimental Child Psychology

Una delle scoperte, o, per quanto riguarda noi di Psicologo Melzo e Psicologo Novate che seguiamo un approccio sistemico relazionale, una conferma, è che se i bambini possono parlare di emozioni, quali ad esempio rabbia, paura, colpa, felicità e tristezza, imparano ad essere più empatici e migliorano le proprie capacità cognitive.

(Per empatia intendiamo la capacità di immedesimarsi nelle emozioni e negli stati d'animo altrui: per esempio, capire come potrebbe sentirsi un compagno che viene escluso da un gioco comune)

La ricerca, che si è svolta in scuole materne ed elementari sia in Canada sia nella provincia di Milano, ha dimostrato che se i  bambini possono ascoltare storie a contenuto emotivo e poi conversare su quanto nei racconti accade (grazie al supporto di un adulto), i bambini sviluppano un'intelligenza emotiva più complessa.

Come si può maturare emotivamente?

Nella ricerca presentata, gli psicologi hanno lavorato su alcune emozioni:

  • felicità
  • rabbia
  • paura
  • tristezza
  • senso di colpa

Le prime 4 sono emozioni "di base", cioè universali ed innate, il senso di colpa è ritenuta un'emozione complessa, cioè connessa ad aspetti morali, culturali e valoriali

Per ogni emozione sono stati previsti tre incontri:

  1. primo incontro focalizzato su comprensione dell'espressione dell'emozione
  2. secondo incontro: comprensione delle cause dell'emozione
  3. terzo incontro: strategie per regolare l'emozione

Ogni incontro è strutturato in 4 momenti:

  1. introduzione al tema da parte dell'adulto,
  2. racconto di vita quotidiana
  3. avvio della conversazione
  4. riflessione finale da parte dell'adulto.

I bambini che hanno seguito questo programma, rispetto ai coetanei che non vi hanno preso parte, hanno migliorato aspetti della comprensione delle emozioni, nell'empatia e nella teoria della mente

Teoria della mente: è  la capacità di prevedere comportamenti altrui sulla base di quello che capisco dei loro stati emotivi

Come mai?

La conversazione e il confronto in gruppo ha favorito la capacità di "decocentramento cognitivo", cioè la capacità di assumere il punto di vista degli altri, disgiungendolo dal proprio, arrivando a comprendere le differenze individuali e che esistono delle connessioni tra il proprio mondo psicologico (cioè che non si vede) e le azioni ed espressioni fisiche.

È importante che a scuola si possa lavorare anche verso l'apprendimento di competenze emotive e sociali, a nostro modo di vedere uno dei modi più utili per costruire una società più civile, rispettosa e pacifica.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa navigare più comodamente e meglio sul nostro sito, sperando di rendertelo ancora più interessante. Se desideri saperne di più o vuoi sapere come bloccarli  clicca QUI