• "il significato d'ogni singola carta dipende dal posto che essa ha nella successione di carte che la precedono e la seguono" [Italo Calvino, Il castello dei destini incrociati]
  • “ … Ho impiegato quattordici anni per dipingere come Raffaello, ma mi sono serviti ottanta anni per disegnare come un bambino”. [Pablo Picasso]
  • “Vede, io sono pazzo e, di conseguenza, posso dire tutta la verità” [Jaan Kross, “Il pazzo dello zar”]
  • …Erano le parole a rivelare come vedeva, fiutava e percepiva la vita [Das Lavendelzimmer, Nina George]
  • Non si può osservare un’onda senza tener conto degli aspetti complessi che concorrono a formarla e di quelli altrettanto complessi a cui essa da luogo. [Palomar, Calvino]
  • Il solo vero viaggio non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi. [Marcel Proust]
  • L’illusione di influenzare gli altri e' un credo essenziale della vita di relazione. [Gianfranco Cecchin]
  • Tutte le generazioni appartengono ad un processo naturale continuo, in cui ciascuna generazione e' sulle spalle di quella successiva. [Friedman]
  • Il solo vero viaggio non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi. [Marcel Proust]
  • Come stabilire il momento esatto in cui comincia una storia? Tutto è sempre cominciato già prima. [Se una notte di inverno un viaggiatore, Calvino]
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io + io = noi?

Gli equilibri della coppia tra fattori individuali e relazionali

La cultura occidentale si caratterizza storicamente per una maggior ricerca dell’individualismo, dell’affermazione personale.. anche a scapito della vita relazionale, come dimostra anche un recente documentario sulla cultura svedese, di cui su Psicologo Melzo e Psicologo Novate abbiamo scritto una recensione, disponibile cliccando qui

Dall'individuo alla coppia.. non solo somme

Cosa succede quando due persone però decidono di avviare una relazione di coppia?

io+io

Assistiamo a due “io” distinti che si sommano o alla creazione di un “noi”?
Sembra una domanda banale, ma la differenza è sostanziale.
Nel primo caso, “due io che si sommano” significa che entrambi proseguono nelle proprie caratteristiche individuali (e abitudini) senza una modifica che possa derivare dall’interazione e dalla condivisione continua con un partner.

noi (se... ma...)

Un “noi” implica invece un lavoro più complesso, dove accanto al mantenimento di proprie aree di individualità, di differenziazione con tempi e spazi per sé (uno degli ingredienti per la vita di coppia felice, come si legge qui), vi è anche la ricerca di aree di condivisione, di mediazione, di accettazione. A volte si tratta di processi anche faticosi, dove non si tratta “solo” di decidere come si dispongono gli oggetti in casa o come si trascorrono i week end (si pranza nella famiglia di uno o dell’altro? Si può “evadere” dai pranzi familiari?) o la “tolleranza” verso uscite individuali con amici, colleghe o per hobby altri: oltre ad un livello concreto, vi è un livello più profondo legato ai propri sistemi di credenze, di abitudini, di relazioni, di autostima, che incidono sulla possibilità di accettare e condividere quanto l’altro propone.
Vi è anche un dato culturale importante, un retaggio riferito alla differenza di ruoli e caratteristche di genere, proponendo due mondi molto differenti, anche rispetto ai “diritti e doveri” interni al rapporto di coppia.

L’esperienza nel lavoro insegna che non è affatto anacronistica la presenza di coppie in cui nella coppia vi siano conflitti legati ai “diritti o doveri” di uno o dell’altro, relativamente per esempio a “Possibilità di uscire” , di orari di lavoro, di legittimità ad aver propri spazi.

Il tema non è unicamente legato a dinamiche di “potere”, ma anche di progettualità, di condivisione: uno dei rischi maggiori per la coppia è quando i due partner intraprendono percorsi di crescita diversi che se non condivisi portano facilmente ad una frattura interna (per esempio, una passione politica/religiosa/culturale intensa da parte di uno dei due che insorge a rapporto già consolidato e l’altro non segue, l’inizio di un nuovo percorso lavorativo o di studi che implichi un cambio di ruolo importante...)

Le differenze possono e devono ovviamente esserci, possono essere introdotte o amplificate anche da quanto nella vita accade, ma è la condivisione, il mantenimento di un canale comunicativo interno alla coppia che può aiutare a passare da un “io+io” ad un “Noi”

 

Per approfondire
Andolfi, M. (1999). La crisi della coppia. Una prospettiva sistemico relazionale. Milano: Cortina
Beavers, W. R. (1996). Il matrimonio riuscito. Un approccio sistemico alla terapia della coppia. Roma: Astrolabio
Cigoli, V. (1997). Intrecci familiari. Milano: Cortina
Elkahim, M. (1986). Se mi ami, non amarmi. Torino: Bollati Boringhieri.
Monguzzi, F. (2006). La coppia come paziente. Milano: Franco Angeli.
Norsa, D., Zavattini, G. C. (1997) Intimità e collusione. Milano: Cortina
Puget, J. (1996). Psicoterapia psicoanalitica della coppia. In: Puget, J., Bernard, M., Games Chaves, G., Romano, E. Il gruppo e le sue configurazioni. Roma: Borla

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