come vivono gli adolescenti i propri cambiamenti fisici e sessuali?
La crescita avviene a livello di altezza, che coinvolge prima le gambe, poi l’allargamento del tronco e delle spalle… gli adolescenti perdono quel corpo a cui erano abituati fino a pochi mesi prima e che ora appare molto diverso, al punto che ci si sente (e ci si muove) in modo un po’ goffo e impacciato, soprattutto per quanto riguarda i maschi.
Una paura tipica di questa età è chiamata dismorfofobia, cioè la paura di avere qualcosa di sbagliato o anormale nel proprio corpo. Si tratta di un timore che svanisce gradualmente nel corso dello sviluppo, ma che mentre la si vive comporta sentimenti angoscianti, ci si sente sbagliati, e questo porta spesso a tentativi di modificare il proprio corpo anche con tatuaggi o piercing.
Gli adolescenti, proprio per queste preoccupazioni, si sentono come su un palcoscenico, osservati da tutte le altre persone che le conoscono (amici, insegnanti, adulti, genitori…), una sorta di pubblico immaginario di cui temono il giudizio, si sentono gli occhi sempre addosso, e lo sguardo degli altri diventa una sorta di specchio deformante (Vegetti Finzi, Battistin, 2001).
Un altro importante cambiamento riguarda i caratteri sessuali, di cui segnano l’inizio del processo di maturazione la comparsa di pelo pubico, la crescita del seno e il menarca o, per i ragazzi, la prima eiaculazione.
Mentre il corpo delle ragazze vede anche l’allargamento del bacino, ai maschi spunta la prima peluria sul volto, la voce cambia sensibilmente. A questi cambiamenti si accompagna un crescente interesse sessuale, di cui la masturbazione rappresenta una manifestazione “autocentrata”.
Essa può far nascere sensi di colpa, che si acuiscono per l’impossibilità di smettere… un aiuto, in questo caso, può venire col dialogo, che aiuti a comprendere come questo gesto abbia un valore “sostitutivo e anticipatorio” di una sessualità più adulta.
L’interesse sessuale ha anche una dimensione “eterocentrata”, che porta alla ricerca dei coetanei dell’altro sesso (seppur siano non infrequenti anche rapporti con coetanei dello stesso sesso, che non assumono necessariamente una valenza omosessuale, ma esplorativa).
In sintesi, i cambiamenti fisici e sessuali comportano una necessaria ridefinizione del proprio ruolo (gender) in termini maschili/femminili. Una variabile molto importante nel modo in cui psicologicamente vengono vissuti questi cambiamenti è legata al tempo, al quando lo sviluppo avviene in relazione agli altri:
mentre per i maschi uno sviluppo precoce è un vantaggio a livello individuale e relazionale (mentre un ritardo è vissuto come molto negativo) per le femmine pare esser vero il contrario: ad esser percepito come maggiormente imbarazzante è uno sviluppo più precoce, mentre un eventuale ritardo è vissuto in maniera meno problematica che non nei maschi.